Passione Giardino a Firenze

Vi siete mai chiesti perché Firenze abbia così tanti spazi verdi segreti, parchi e giardini bellissimi, che siano privati o pubblici? Nella storia moderna della nobile cultura fiorentina, fra i molti aspetti d’importanza artistica si evidenzia anche la passione per l’arte della creazione di giardini e parchi. Molti di questi famosi, nel mondo.
Il ‘400 – L’Umanesimo
Durante il periodo dell’Umanesimo, I fondamenti teorici dell’arte del giardino, con la riscoperta del mondo classico, furono definiti. Leon Battista Alberti teorizzò l’ideale di villa e di giardino: entrambi dovevano tradurre il concetto di vita serena, di tempo dedicato a se stessi senza interferenze dovute al dover fare. La nuova visione del giardino, ebbe immediato riflesso nelle ville che i Medici costruirono o acquistarono nelle vicinanze di Firenze.
Nella villa di Careggi, opera di Michelozzo, Lorenzo il Magnifico fondò l’Accademia Platonica, fu proprio nel giardino della villa che Marsilio Ficino studiò le virtù terapeutiche delle piante. Il giardino “in villa” rappresentava un ideale di natura, proprio della cultura neoplatonica fiorentina, e il mecenatismo che in Lorenzo il Magnifico ebbe la sua espressione più alta.
Lorenzo volle che anche il giardino di San Marco fosse un museo di antichità dove gli artisti potessero esercitarsi. Il giardino accolse infatti i maggiori artisti del tempo come, Sandro Botticelli, Filippino Lippi, Domenico Ghirlandaio, ma anche Leonardo e Michelangelo, il quale scolpì una stupenda testa di fauno. Alla fine del ’400, Firenze era tutta un giardino, ben 138 tra orti e giardini!
Il ‘500 – Il Rinascimento
Il ducato di Cosimo I dei Medici, come noto, segnò un periodo di straordinaria vivacità in ogni settore culturale. A lui a cui si deve l’istituzione del Giardino dei Semplici nel 1545. Niccolò di Raffaello, detto il Tribolo, fu no dei protagonisti dell’arte del giardino nella Firenze del Cinquecento. Tra i suoi progetti, si ricordano quello del giardino della villa di Castello, realizzato su commissione di Cosimo I e pieno di rimandi allegorici, tanto da apparire tra i più significativi esempi di giardino rinascimentale; e quello di Boboli, progettato intorno alla metà del secolo dietro il palazzo di Luca Pitti, acquistato da Cosimo come nuova residenza cittadina. Qui lavorarono alacremente anche l’Ammannati e il Buontalenti.
‘600 & ‘700 – Barocco e Neoclassico
Nel corso del ‘600, l’interesse per l’arte dei giardini fu testimoniato dall’intensa attività degli architetti Parigi negli interventi a Poggio Imperiale e a Boboli.
Nel ‘700, Giuseppe Manetti iniziò i lavori di risistemazione del parco delle Cascine. Il parco nel tempo ha subito nel tempo delle variazioni d’uso, da tenuta di caccia e fattoria per Cosimo I de Medici, alla ristrutturazione per l’apertura al pubblico come luogo di svago.
Questi bellissimi giardini venivano utilizzati anche per pomeriggi raffinati e feste meravigliose, con effetti scenici avveniristici.
‘800 – Il Romanticismo
Agli inizi dell’800 si diffuse la moda del giardino all’inglese¸ di cui si vede bene l’impronta dei giardini Serristori, Corsini, Guicciardini e Gherardesca. Oltre a questi anche il giardino del marchese Pietro Torrigiani (attuale più grande giardino privato d’Europa), gli Orti Oricellari di Giuseppe Strozzi Ridolfi e il giardino Bardini. Questi sono esempi straordinari di questo nuovo stile.
La passione per i giardini fu molto importante nella cultura neoclassica e romantica fiorentina. Nel 1854 fu fondata la Società Toscana di Orticultura, che organizzò esposizioni annuali di piante e fiori nei più celebri giardini fiorentini. Nel contempo, la brillante attività dell’architetto Giuseppe Poggi avrebbe caratterizzato, in seguito, i giardini della Firenze capitale.
Il romantico Giardino delle Rose, realizzato dal Poggi nel 1865, è un giardino a terrazze che guarda Firenze. Qui si trovano oltre 350 varietà di rose ed è ora costellato anche dalle oniriche sculture in bronzo dell’artista Jean-Michel Folon.
Infine, da ricordare il bellissimo giardino dell’Iris, situato alle porte di Piazzale Michelangelo, che esiste ad oggi grazie al “Concorso Internazionale dell’Iris”. Il giardino fu creato nel 1954 per coltivare solo questo fiore e cercare di ottenere il fiore dello stesso color purpureo del Giglio di Firenze.